Marzo 28, 2024

La differenza tra una chiave e un cacciavite a cricchetto

Esistono strumenti tradizionali che basano il proprio funzionamento esclusivamente sulla loro forma e sulla capacità dell’utente di adoperarli nella maniera corretta. Fanno parte di questi le chiavi inglesi, i martelli, oppure i cacciaviti tradizionali.

Poi, ci sono altri strumenti, più tecnologici, che presentano al loro interno un meccanismo in grado di rendere il lavoro dell’uomo più efficiente, rapido e confortevole. In questa categoria rientrano senza dubbio la chiave a cricchetto e il cacciavite a cricchetto.

Oggi, abbiamo pensato di scrivere un articolo per raccontare il funzionamento di questi straordinari attrezzi ed evidenziare le similitudini e le differenze che intercorrono fra i due. Continua a leggere per saperne di più!

Il cricchetto

La chiave e il cacciavite a cricchetto sono due strumenti diversi, accomunati dalla presenza dello stesso meccanismo su cui si basa il loro funzionamento: il cricchetto.

Il cricchetto è un dispositivo meccanico che comprende una ruota dentata, una molla, una sfera e una leva. L’insieme di queste componenti permette al meccanismo di ruotare liberamente in tutte le direzioni, ma di trasmettere il movimento di torsione solo quando mosso nel verso selezionato attraverso la leva. Quando mosso in senso opposto, il cricchetto si muove “ vuoto” ed emette il classico suono.

Sebbene possa sembrare molto semplice, la creazione della chiave e del cacciavite a cricchetto ha segnato una vera e propria rivoluzione nel mondo della strumentistica.

Grazie a questo meccanismo, infatti, gli utenti possono serrare o allentare viti, bulloni e altri elementi di fissaggio in maniera molto rapida, senza mai sollevare e riposizionare lo strumento, come invece succede dopo ogni torsione eseguita con attrezzi tradizionali.

Il cacciavite a cricchetto

Il meccanismo del cricchetto è lo stesso, ma si presenta in maniera diversa a seconda dello strumento nel quale viene inserito. Nel cacciavite a cricchetto, ad esempio, il dispositivo viene spesso inserito nella parte alta dell’impugnatura ergonomica e la leva prende la forma di un anello che può essere ruotato per selezionare la direzione di lavoro.

All’interno del cricchetto, vengono inserite punte diverse che consentono agli utenti di lavorare su viti di dimensioni e con profili diversi, da quelle a stella fino alle Torx.

Immagina di dover montare o smontare una grande struttura con tantissime viti di dimensioni diverse, come un mobile oppure una pergola da giardino. Se ti affidassi a strumenti tradizionali, dovresti cambiare in continuazione cacciavite e, soprattutto, sollevarlo e riposizionarlo dopo ogni torsione. Con un cacciavite a cricchetto, invece, il lavoro può essere completato in molto meno tempo e con uno strumento solo.

La chiave a cricchetto

Passiamo adesso alla chiave a cricchetto. Anche lei è munita dello stesso meccanismo, ma, a differenza del cacciavite a cricchetto, si trova a un’estremità dello strumento, quella opposta all’impugnatura.

Quando si usa questo particolare tipo di chiave, è necessario aggiungere delle bussole per collegare il cricchetto all’elemento di fissaggio. Le bussole sono negli innesti metallici che si agganciano al meccanismo e presentano una cavità con profilo esagonale da posizionare sopra la testa del bullone per trasferirgli la torsione.

Le bussole sono intercambiabili e permettono quindi di usare una sola chiave per avvitare o svitare bulloni di diverse dimensioni, semplicemente cambiando la bussola.

Gli svantaggi della chiave e del cacciavite a cricchetto

Come abbiamo appena visto, il cricchetto porta un sacco di vantaggi, certo, ma è anche fonte di qualche svantaggio.

Quando ci si trova a lavorare con uno strumento munito di questo meccanismo bisogna tenere presente che non è possibile applicare sforzi eccessivi durante il serraggio o l’allentamento degli elementi di fissaggio.

Uno sforzo eccessivo, infatti, potrebbe causare una rottura della molla o uno spostamento della sfera all’interno del cricchetto, rendendo così l’attrezzo inutilizzabile.