Rottamazione auto: come funziona e quali sono i costi
La rottamazione auto nel 2024 offre un’importante opportunità per tutti coloro che vogliono disfarsi di un veicolo ormai vecchio e inquinante, approfittando degli incentivi statali e regionali disponibili. Inoltre, la procedura permette di contribuire alla riduzione delle emissioni nocive e di sostituire il proprio veicolo con uno più moderno ed efficiente. Scopriamo insieme come funziona la rottamazione, quali documenti sono necessari e come risparmiare sui costi.
Cos’è la rottamazione auto e perché è necessaria
La rottamazione è il processo attraverso il quale un veicolo viene demolito e cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), sollevando il proprietario da tutte le responsabilità civili e fiscali ad esso connesse. Quando un veicolo diventa troppo vecchio o inquinante, o non è più utilizzabile, la legge richiede che venga rottamato presso un centro di demolizione autorizzato.
Questo passaggio non solo rispetta le normative ambientali, ma permette anche di evitare il pagamento del bollo auto e dell’assicurazione. Molti veicoli Euro 0, 1 o 2, considerati altamente inquinanti, sono soggetti a limitazioni della circolazione in diverse città italiane. Rottamare tali veicoli è quindi anche un modo per evitare sanzioni e adeguarsi alle restrizioni di traffico sempre più stringenti.
La procedura per rottamare un’auto: documenti e passaggi
Rottamare un’auto richiede la raccolta di specifici documenti e il rispetto di alcuni passaggi burocratici. Ecco cosa serve:
- Carta di circolazione: Questo documento è fondamentale e attesta che il veicolo è stato autorizzato alla circolazione su strada.
- Certificato di proprietà o Documento Unico: Se il veicolo è stato immatricolato prima del 2020, sarà necessario il certificato di proprietà o il foglio complementare. Per le auto più recenti, si utilizza il Documento Unico.
- Targhe del veicolo: Entrambe le targhe, anteriore e posteriore, devono essere consegnate al centro di demolizione.
- Documento d’identità valido: Un documento come la patente o la carta d’identità del proprietario del veicolo.
Dopo aver consegnato il veicolo e la documentazione a un centro di demolizione autorizzato, si ottiene un certificato di rottamazione. Questo documento è cruciale perché solleva il proprietario da ogni responsabilità e serve per cancellare il veicolo dal PRA.
Quanto costa rottamare un’auto
I costi della rottamazione variano leggermente a seconda della regione e del centro di demolizione scelto. In linea di massima, le spese si suddividono in due categorie principali: spese amministrative e costi di demolizione.
Spese amministrative:
- Emolumenti ACI: 13,50 euro.
- Imposta di bollo: 32 euro (che sale a 48 euro se manca il certificato di proprietà).
Costi di demolizione:
- Il costo per la demolizione del veicolo varia tra i 70 e i 150 euro, a seconda del servizio offerto. Ad esempio, se il veicolo deve essere ritirato con un carro attrezzi, il prezzo può aumentare.
In totale, la rottamazione di un’auto può costare tra i 120 e i 200 euro. Tuttavia, alcuni concessionari includono la rottamazione nel costo di acquisto di una nuova auto, soprattutto se si tratta di veicoli a basse emissioni, come auto ibride o elettriche.
Incentivi per la rottamazione auto: come risparmiare
Il 2024 rappresenta un anno particolarmente vantaggioso per chi decide di rottamare un veicolo inquinante grazie agli incentivi statali e regionali. Gli ecoincentivi permettono di ottenere sconti significativi sull’acquisto di veicoli a basse emissioni. Ecco una panoramica degli incentivi disponibili:
- Veicoli elettrici (0-20 g/km CO2): Se si rottama un veicolo Euro 0, 1 o 2, si può ottenere fino a 13.750 euro di incentivo, se si ha un ISEE inferiore a 30.000 euro. Senza questa condizione, lo sconto può arrivare a 10.000 euro.
- Veicoli ibridi plug-in (21-60 g/km CO2): Gli incentivi possono raggiungere i 6.000-8.000 euro, a seconda del veicolo rottamato e del nuovo acquistato.
- Veicoli a basse emissioni (61-135 g/km CO2): In questo caso, i bonus sono inferiori, ma comunque interessanti, con sconti fino a 3.000 euro.
Questi incentivi sono cumulabili con altre promozioni offerte dai concessionari e si applicano anche all’acquisto di veicoli usati a basse emissioni.
Rottamazione gratuita: è possibile?
Sì, in alcuni casi è possibile ottenere una rottamazione gratuita. Questo può accadere se si acquista un nuovo veicolo presso un concessionario che offre la rottamazione come parte della trattativa di vendita. In questi casi, il concessionario si fa carico dei costi della demolizione e delle pratiche amministrative.
Inoltre, alcuni centri di demolizione (come questo a Roma) offrono la rottamazione gratuita se il veicolo contiene parti ancora riutilizzabili, come il motore o il catalizzatore, che possono essere vendute come ricambi. Tuttavia, in questi casi, il demolitore si occuperà solo delle spese di demolizione, mentre quelle amministrative rimangono a carico del proprietario.
Cosa fare dopo la rottamazione: il certificato di rottamazione
Una volta completata la rottamazione, il centro di demolizione rilascia il certificato di rottamazione. Questo documento è essenziale, poiché attesta la demolizione del veicolo e la sua cancellazione dal PRA. Grazie a questo certificato, il proprietario viene sollevato da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa legata al veicolo.
Inoltre, il certificato è necessario per interrompere il pagamento del bollo auto e per annullare o trasferire la polizza assicurativa su un nuovo veicolo. È fondamentale conservare il certificato, poiché potrebbe essere richiesto per eventuali verifiche future.
More Stories
Qual è il collegamento storico tra religioni e gioielli nella cultura occidentale?
Guida alla normativa che riguarda il Biogas domestico
Mercato assicurativo: quali sono le polizze più richieste e come risparmiare sul premio